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Stai pensando di ristrutturare la tua casa?

Di seguito maggiori dettagli relativi alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, confermate per tutto il 2020.

Cosa significa Detrazione Fiscale per Ristrutturazione?

Per detrazione fiscale si intende l’agevolazione fiscale consiste nella detrazione dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) del 50% di quanto speso per i lavori di ristrutturazione.
Nel corso degli anni il valore della detrazione è stato cambiato più volte e con l’ultima legge di bilancio è stato confermato e prorogato per tutto il 2020 sempre al 50% fino a un massimo di € 96.000.

Come funziona la detrazione?

Il contribuente può detrarre dall’Irpef una parte della spesa sostenuta per ristrutturare la propria abitazione oppure le parti comuni degli edifici residenziali, pari al:
50% delle spese fino al 31 dicembre 2020, con un tetto massimo pari a 96.000 euro per ogni immobile.
In ogni caso la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Se la quota annua della detrazione supera l’imposta Irpef, l’importo eccedente non viene recuperato in alcun modo.
Per chiarire facciamo un esempio per  un consumatore che si trovi in questo caso:
quota annua detraibile: 1.200 euro
imposta Irpef: 1.000 euro
La parte residua della quota annua (200 euro) non può essere recuperata né può essere richiesto un rimborso né può essere conteggiato per l’anno successivo.
Oltre alla spesa per la realizzazione vera e propria dei lavori è possibile considerare anche gli altri costi relativi agli interventi come le spese per la progettazione, la messa in regola degli edifici (DM 37/2008 per gli impianti elettrici e legge 1083/71 per gli impianti a metano), l’acquisto dei materiali, le perizie e gli oneri di urbanizzazione…

Come fare il bonifico per la detrazione al 50%

Per ottenere il beneficio fiscale i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale con espressamente indicato:
la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis de Dpr 917/1986);
il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
il numero di partita Iva (o il codice fiscale) del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

ECOBONUS 110%

l Decreto Rilancio ha previsto un superbonus del 110% per alcuni interventi di efficientamento energetico per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Nonostante il Decreto Legge sia già in vigore, si parla di spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020, quindi, consapevoli che per l’attuazione della norma si attendono ancora il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate e un decreto attuativo.

DECRETO RILANCIO: NOVITÀ SULL’ECOBONUS 110%.

Il testo ufficiale del Decreto Rilancio è stato presentato il 13 maggio 2020 e ha confermato due super-sconti in aggiunta ai bonus ad oggi vigenti per le ristrutturazioni degli appartamenti (50% sulle ristrutturazioni edilizie; 50% bonus mobili; 36% bonus verde).
Le due novità fanno riferimento all’ecobonus e il sisma bonus, entrambi al 110%.
A chi effettuerà (tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021) lavori di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico sulla prima casa verrà restituita tramite detrazione Irpef la spesa completa suddivisa in cinque quote di pari importo.
Rientrano nel super bonus gli interventi sulle parti comuni degli edifici per sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per il riscaldamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione e quelli su edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento a pompa di calore.

Errato tuttavia è pensare che la ristrutturazione di casa e dei suoi spazi interni diventi “gratis”.

Con il nuovo Decreto Rilancio l’ecobonus e il sisma bonus sono stati confermati al 110%!
Resta il vincolo del miglioramento di due classi energetiche dell’edificio e, per il sisma bonus, la possibilità di usufruirne oltre che nelle zone sismiche 1 e 2 anche nella zona 3.

Per quali lavori si può chiedere l’ecobonus al 110%

Si potrà richiedere l’ecobonus al 110% per tutti i lavori già elencati nel precedente testo di legge più due importanti novità. Riassumendo:
sostituzione di finestre e infissi;
installazione caldaie a biomassa/condensazione di classe energetica A;
interventi di coibentazione;
riqualificazione totale per ridurre del 50/60% le spese di gas e luce;
installazione di pompe di calore, caldaie, scaldacqua a pompa di calore, schermature solari, pannelli fotovoltaici e collettori solari per produrre acqua calda;
rifacimento facciate e lavori condominiali di efficientamento energetico;
impianti fotovoltaici;
messa in sicurezza di strutture rafforzate per chi vive nelle zone a rischio sismico;
acquisto di accumulatori/colonnine di ricarica per auto elettriche.

A chi spetta l’ecobonus

Possono usufruire della detrazione al 110% tutti i contribuenti sia residenti che non residenti:
le persone fisiche
i contribuenti titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
le associazioni tra professionisti e gli enti (pubblici/privati) che non svolgono attività commerciale
i titolari di reddito d’impresa (solo con riferimento ai fabbricati utilizzati per l’attività imprenditoriale)
i titolari di un diritto sull’immobile, i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali) e gli inquilini che hanno l’immobile in comodato
il familiare/coniuge o convivente more uxorio che vive con il possessore/detentore dell’immobile dove verrà realizzato l’intervento (a patto che sostenga personalmente la spesa)

Per info più dettagliate e specifiche al singolo caso sarà necessario rivolgersi al proprio commercialista.

SCONTO IN FATTURA

IN AGGIORNAMENTO

Si attendono ancora il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate e un decreto attuativo. Aggiorneremo questa sezione quanto prima.

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